LA VITA DI UN CAPELLO

LA VITA DI UN CAPELLO

Mediamente i capelli crescono da 1 a 1,5 cm al mese, se consideriamo che in un anno hanno una crescita di 12-18 cm, è importante comprenderne il funzionamento di crescita. 

Il ciclo del capello è diviso in 4 fasi: ANAGEN, CATAGEN, TELOGEN, KENOGEN.

 Questo processo è necessario per impedire che i capelli e i peli crescano indefinitamente ciò è per impedire che un individuo di 50 anni abbia i capelli lunghi6-7 metri. In natura il taglio dei capelli non è previsto.

 La prima fase è chiamata ANAGEN e corrisponde alla nascita e crescita del capello. La durata di questa fase è controllata dalla disponibilità di energia che si semplifica dicendo che la trova dalla sintesi del glucosio. Questa fase in condizioni ottimali dura circa 7 anni nella donna e da3 a 5 nell’uomo. In questo periodo i capelli crescono con variazioni stagionali e metaboliche in inverno crescono meno che in estate, durante la fase metabolica di scarico crescono di più che in quella di carico.

La seconda fase è detta CATAGEN e dura circa 3 mesi in entrambi i sessi, osserveremo una stasi della crescita e il capello sarà più fragile, meno vitale perché i nutrienti vengono sospesi e il capello inizia la sua fase di espulsione. Possiamo dire che il capello muore in questo momento ma non cade ancora.

La terza fase è detta TELOGEN e dura circa 3 settimane ossia quando il capello entra in questa fase ha 3 settimane per staccarsi dal follicolo e lasciare il posto ad un nuovo capello.

La quarta fase è detta KENOGEN e non si nota in tutti i follicoli. E’ la fase di riposo. Dura circa 4 settimane e si nota con la tricocamera come un’ombra circolare sulla cute ma non si vede il follicolo. Da qui si riparte con la fase Anagen.

Quando il ciclo è regolare non ci sono problemi di capelli, né di caduta né di qualità del capello. Diversamente bisogna capire cosa si è inceppato e agire. L’Analisi Tricologica ci aiuta a trovare il problema così da poter intervenire.

OLOSYSTEM è nato per agire immediatamente sul problema attraverso la NORMALIZZAZIONE che trovi spiegata nel post omonimo.

 

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